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Obiettivi per lo sviluppo sostenibile

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Dagli impegni

  • Prevenzione e contrasto di ogni forma di discriminazione, maltrattamento e violenza, attraverso il potenziamento della rete dei servizi e dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio
  • Contrasto alla violenza di genere, tramite un’attiva collaborazione con ufficio scolastico regionale, università, scuole, enti di formazione, come leva di cambiamento sociale, fondamentale per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di violenza e discriminazione sessista
  • Rete di tutti gli Istituti di prossimità, ad esempio le scuole, per avvicinarsi in modo capillare ai territori e creare una dimensione di informazione e formazione collettiva sulla parità di genere
  • Legge Regionale sulla omotransfobia

Ai risultati

Centri Antiviolenza sempre più diffusi 

1,40 CAV ogni 100 mila donne nel 2022.
Media nazionale: 1,30. 
Nel 2024 i CAV pugliesi crescono ancora arrivando a 30, pari a 1,51 ogni 100 mila donne. Attivate anche 2 case per il pronto intervento in caso di emergenza

Fonte: ISTAT, Rilevazione sui Centri Antiviolenza
 

Più sostegno alle donne vittime di violenza

Attivata la Dote per l’empowerment e l’autonomia, una misura personalizzata di supporto alle donne in carico ai CAV

Disponibili a breve anche abitazioni di edilizia residenziale pubblica, in collaborazione con ARCA Puglia centrale

Centri antiviolenza sempre più attivi 

+33%, da 2.059 a 2.737 tra 2019 e 2024 le donne che hanno chiesto supporto ai CAV

Fonte: ISTAT, Rilevazione sui Centri Antiviolenza
 
La Regione Puglia è contraria ad ogni forma di violenza per questo la lotta contro la violenza di genere è un impegno politico imprescindibile. Una responsabilità concretizzata nel potenziamento della rete antiviolenza, oggi composta da 18 Case Rifugio di I e II livello e 30 Centri antiviolenza, in grado di offrire 24 ore su 24, 7 giorni su 7, un supporto tempestivo e adeguato alle donne in difficoltà. 
Il modello regionale pugliese si basa su una presa in carico integrata e personalizzata delle donne vittime di violenza, che identifica il percorso possibile di fuoriuscita dal pericolo, modulato sulla base delle necessità, e fino alle azioni per l’autonomia economica delle donne, condizione necessaria per recuperare la propria libertà. Queste azioni sono fondamentali per innescare un cambiamento sociale profondo, necessario non solo per prevenire e contrastare ogni forma di violenza, ma anche per costruire una società più giusta e rispettosa, libera da ogni tipo di discriminazione sessista.

Il nostro lavoro

Strategia regionale di sviluppo sostenibile Agenda di Genere

Potenziamento della rete dei servizi

Enti del terzo settore e imprese sociali Cittadini Donne Puglia

Nel 2024 le donne allontanate per motivi di violenza e messe in sicurezza e in protezione presso le Case Rifugio di primo livello sono state 114. Il 56% è di nazionalità italiana, mentre il 29,8% è extra Unione Europea. Il 59,6% delle donne accolte nel 2024 ha figli e di questi 119 sono minorenni che, come il più delle volte accade, seguono le madri nelle Casa Rifugio.

Strategia regionale di sviluppo sostenibile Agenda di Genere

Prevenzione, collaborazioni e prossimità

Donne Università e centri di ricerca Società sportive

Il sostegno arriva dal mondo dello Sport e delle Università. “Allènati contro la violenza” è la campagna di comunicazione promossa a fine 2022 dalla Regione Puglia, per sensibilizzare sul tema della violenza maschile contro le donne e far conoscere i servizi gratuiti erogati dalla rete dei Centri antiviolenza, raggiungibili anche tramite il Numero verde 1522. Dal 2021 sono stati promossi corsi di studio universitari sul tema.

Strategia regionale di sviluppo sostenibile Agenda di Genere

Contrasto delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere

Cittadini Donne Puglia LGBTQIA+

La Regione Puglia promuove e realizza politiche, programmi e azioni finalizzati a tutelare l’orientamento sessuale, l’identità di genere e le variazioni nelle caratteristiche di sesso delle persone, garantendo pari opportunità e parità di trattamento e accesso ai servizi senza discriminazioni grazie all'adozione della Legge Legge regionale n. 25, del 9 luglio 2024.