Acqua pubblica
Obiettivi
Il progetto
Il progetto "Acqua Pubblica" conferma la visione politica della Regione Puglia nel garantire la gestione interamente pubblica e sostenibile del servizio idrico integrato.
Infatti, l’Autorità Idrica Pugliese (AIP) ha deliberato, a dicembre 2024, a favore del modello in-house providing (affidamento in proprio) per la gestione del Servizio Idrico Integrato (SII) in Puglia a partire dal 2026.
Una scelta che nasce dalla volontà di valorizzare la gestione pubblica garantita fino ad oggi da Acquedotto Pugliese (AQP), riconoscendone la solidità, l’esperienza e la capacità di competere efficacemente con gli altri operatori italiani del settore. Acquedotto Pugliese (AQP) è un’azienda pubblica con oltre cento anni di storia al servizio del territorio.

Oggi è tra i principali operatori del settore idrico in Europa e gestisce il Servizio Idrico Integrato per più di 4 milioni di cittadini all’interno dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) della Puglia, uno dei più ampi e articolati d’Italia.
La concessione attuale per la gestione del Servizio Idrico Integrato (SII), affidata ad Acquedotto Pugliese (AQP), scadrà il 31 dicembre 2025.
In vista di questo passaggio, l’Autorità Idrica Pugliese (AIP) ha avviato un processo per scegliere il futuro modello gestionale, tra le tre opzioni previste dalla normativa europea e italiana: gara pubblica, partenariato pubblico-privato o gestione in-house.
Inizialmente, la possibilità dell’affidamento in-house era limitata dalla struttura proprietaria di AQP, detenuta esclusivamente dalla Regione Puglia.
Per superare questo ostacolo, il Consiglio regionale ha approvato, a marzo 2024, una legge che consente il trasferimento del 20% delle quote ai Comuni pugliesi, aprendo la strada alla partecipazione diretta dei territori. Questa scelta ha ricevuto il sostegno unanime dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani - ANCI Puglia, che ha espresso parere favorevole alla creazione di una società interamente pubblica partecipata da Comuni e Regione. Dopo l’impugnativa della Legge Regionale da parte del Governo, il “Decreto Ambiente” ha risolto la questione, riconoscendo AQP come infrastruttura strategica di interesse nazionale, valorizzando l’importanza di questa realtà nella gestione di una risorsa vitale come l’acqua. Con la conversione in legge, il Governo ha confermato la possibilità di trasferire parte delle quote di AQP ai Comuni e di istituire un sistema di governance condivisa.
Il 19 dicembre 2024, l’Autorità Idrica Pugliese ha deliberato ufficialmente l’adozione del modello in-house per la gestione del SII a partire dal 2026.
La decisione si basa su un’approfondita analisi tecnica e su un piano economico-finanziario ventennale. L’analisi ha messo in evidenza che il modello in-house è quello che meglio risponde alle esigenze della Puglia, affronta con efficacia le sfide legate al cambiamento climatico e all’evoluzione economica, facilita l’accesso ai finanziamenti e coinvolge attivamente le comunità locali. Il confronto con altri gestori italiani ha confermato le ottime performance di AQP.
Ad aprile 2025, la Giunta di Regione Puglia ha avviato il trasferimento gratuito di una parte delle azioni di Acquedotto Pugliese (fino al 20%) ai Comuni pugliesi, con l’assegnazione di 400.000 euro ai Comuni, da destinare al capitale sociale della nuova società per azioni che sarà interamente pubblica e controllata congiuntamente da tutti i Comuni aderenti.
Diversi sono i benefici di questa scelta:
- rafforza la governance pubblica e condivisa del Servizio Idrico Integrato, dando voce e responsabilità a tutti i territori, coinvolgendo attivamente i Comuni e i loro cittadini, rendendoli protagonisti della gestione del servizio idrico
- consente di affrontare in modo proattivo le sfide del cambiamento climatico e le trasformazioni economiche
- facilita l'accesso ai finanziamenti.
Territorio: Puglia
Risultati

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