ReD – Reddito di Dignità regionale
Obiettivi
Contrastare la povertà assoluta, favorendo l'inclusione sociale e l'accesso a opportunità di inserimento socio-lavorativo.
Il progetto
Introdotta nel 2016, la misura è stata pensata come un programma di inclusione sociale attiva, in grado di integrarsi con le misure nazionali che si sono susseguite negli anni (SIA, REI, Reddito di Cittadinanza).
Tutti i 45 Ambiti Territoriali Sociali di Zona aderiscono e la misura offre un sostegno economico ai cittadini in difficoltà, collegato però a un percorso obbligatorio di attivazione costruito su misura dai Servizi sociali dei Comuni che include tirocini formativi, attività socialmente utili, progetti di crescita personale e sviluppo delle competenze (le cosiddette soft skills), oltre a interventi per superare ostacoli familiari o sociali (come disagio psicologico, dipendenze, conflitti).
Tutti i 45 Ambiti Territoriali Sociali di Zona aderiscono e la misura offre un sostegno economico ai cittadini in difficoltà, collegato però a un percorso obbligatorio di attivazione costruito su misura dai Servizi sociali dei Comuni che include tirocini formativi, attività socialmente utili, progetti di crescita personale e sviluppo delle competenze (le cosiddette soft skills), oltre a interventi per superare ostacoli familiari o sociali (come disagio psicologico, dipendenze, conflitti).

Nel 2023 la misura ha introdotto importanti novità:
- Dote educativa e di comunità. Un contributo economico – tra i 500 e i 1.500 euro – destinato all’intero nucleo familiare per sostenere attività educative, ludiche, ricreative e culturali. Questo strumento serve a conciliare tempi di vita e lavoro, ma anche a contrastare la povertà educativa nei nuclei più fragili
- Maggiore integrazione con gli altri programmi di intervento. Il ReD si collega in modo più strutturato ad altri strumenti regionali, in particolare al programma GOL (Garanzia Occupabilità dei Lavoratori), grazie a un Protocollo d’intesa tra il Dipartimento Welfare e il Dipartimento Lavoro, Istruzione e Formazione della Regione Puglia
- Coinvolgimento del Terzo Settore. Gli Ambiti Territoriali Sociali promuovono la co-progettazione e co-programmazione degli interventi insieme agli Enti del Terzo Settore, tramite la definizione di un vero e proprio Patto di Comunità. Questo approccio rafforza il lavoro di rete e la partecipazione condivisa alle decisioni
- Inserimento automatico di categorie vulnerabili. Per garantire una presa in carico tempestiva, è stato previsto l’inserimento diretto nel programma, da parte degli Ambiti Territoriali, di categorie particolarmente fragili come donne vittime di violenza, persone senza dimora e genitori separati.
Risorse: 98,4 milioni di euro complessivi, di cui 29 milioni tra 2021 e 2024
Stakeholder: Cittadini, Famiglie, Donne, Migranti, Enti del Terzo Settore e Imprese sociali, Enti pubblici e locali
Territorio: Puglia
Stakeholder: Cittadini, Famiglie, Donne, Migranti, Enti del Terzo Settore e Imprese sociali, Enti pubblici e locali
Territorio: Puglia
Risultati

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